Elettrica sensualità (Racconto)
Sarà stata la primavera che risveglia i
sensi e soprattutto gli ormoni, ma quella mattina mi sentivo carica di una
sensualità elettrizzante.
La sensualità è far l'amore con la vita,
gustarla, saggiarla, sentirsela addosso come una carezza che ti sfiora la
pelle. È un dolce veleno che ti penetra nelle
narici, nelle orecchie, ti riempie gli occhi, si insinua nella bocca, si tuffa
nella tua voce e si spinge dentro di te fino a possederti completamente. Quando
ciò avviene ogni tuo gesto è intriso di sensualità ed emana erotismo come il
sole la luce, come il fuoco il calore, e dello stesso fuoco si alimenta.
La sensualità non ha fretta. È figlia di
movimenti lenti e assaporati. Così, senza fretta e senza vestiti scivolai giù
dal letto e percorsi la stanza, avvolta nella penombra, sentendo il pavimento
freddo sotto ai piedi. Un passo dopo l'altro con le cosce che strofinandosi
l'una contro l'altra stuzzicavano i petali della mia orchidea. Aprii le
imposte, così, senza preoccuparmi di vestirmi, e respirai profondamente la
brezza mattutina che sguinzagliata per la stanza mi solleticava i capezzoli.
C'è un senso di profonda libertà che ti
coglie quando te ne stai senza veli. Una libertà assoluta che ti svincola dalla
schiavitù delle consuetudini e delle costrizioni. Sei solo tu, senza niente a
camuffarti o a nasconderti. Quasi un urlo della serie "Ehi, mondo,
sono qua! Questa sono io".
Dopo la doccia lasciai che la mia pelle
bevesse, che succhiasse tutte le goccioline d'acqua che la imperlavano. Truccai
con cura gli occhi, gli zigomi e soprattutto la bocca. Nulla più delle sue
labbra racconta di più sulla femminilità di una donna. Si dice che nei primi
dieci secondi in cui un uomo ti guarda, più della metà li passa sulle tue
labbra: voglio che le mie labbra non le scordi nessuno. Calde, carnose, morbide
e soprattutto rosse, rosse come il fuoco della passione che mi anima fin nelle
viscere.
Attesi fino all'ultimo istante per
vestirmi, ma prima pensai di nascondere dentro di me un segreto. Un segreto che
mi avrebbe accompagnato e stuzzicato per tutta la giornata.
Quell’idea accese le mie voglie, il
desiderio mi pulsava fra le cosce. Il clitoride invocava le mie dita, e quando lui
chiama non si può far altro che rispondere. Così, prima di indossare le
mutandine di pizzo mi misi comoda sul letto, chiusi gli occhi e mi abbandonai
al piacere. Con la mano scesi giù fra le gambe, scivolai fra le valli inumidite
dal dolce nettare dell’amore, valicai i monti, esplorai gli anfratti,
vezzeggiai i pertugi gemendo intrisa di delizia.
Una mano non mi bastava più. Così mandai
in aiuto anche l'altra. Spalancai le gambe più che potei, volevo far sbocciare
il mio fiore peccaminoso come un prato in primavera e consegnarlo a tutto il
piacere dell'universo. Allargai i succulenti petali e lasciai che fosse il
desiderio a guidare le mie mani.
Oddio quanto avrei voluto che lui fosse lì
a guardarmi mentre mi contorcevo di piacere scivolando nella mia fessura
vogliosa. Così allungai la mano sul comodino, afferrai il cellulare e lo
piazzai fra le mie gambe registrando la mia voglia, il mio desiderio, il mio piacere
esplodere incontenibile, e imprigionandolo in un filmato che lo avrebbe fatto
vivere per sempre.
Sul comodino non giaceva però solo il
telefono, ma anche le mie preziose perle della Geisha, così le afferrai e le
infilai dentro di me una ad una. Le sentivo muovere, strofinarsi contro le mie
pareti e ingigantire il mio desiderio. Ecco il segreto che avrei custodito per
tutto il giorno.
Con le mie dita madide di nettare carezzai
il perineo e, finalmente, il mio voglioso e grinzoso pertugio. Lo sentivo
pulsare, stringersi e allargarsi in una danza che invogliava a penetrarlo all'infinito,
e così feci. Insinuai dapprima un dito, lentamente, e un gemito ancora più
intenso mi schizzò dalla gola, sentendo il piacere espandersi, amplificarsi e
invadermi con ancor più veemenza. I piedi mi si contorcevano, le dita mi si
arricciavano. Ero posseduta da un piacere cosmico, e a quel punto esplosi in un
orgasmo che avrei voluto che continuasse in eterno.
e' sempre bello sentir parlare di sesso una donna
RispondiEliminaFirmato
Laforzadellamemoria (Nick di riferimento su AlFemminile)